sabato 7 marzo 2009

CONCLUSIONE DEL QUARTO ANNO POLARE INTERNAZIONALE

Il Quarto Anno Polare Internazionale - inaugurato con una cerimonia ufficiale il Primo marzo 2007 a Parigi - si è concluso il 25 febbraio scorso 2009 con una conferenza alla sede dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) a Ginevra. La conferenza-stampa, alla quale hanno preso parte (fra l'altro) il Segretario Generale del WMO, Michel Jarraud, il Direttore dell'IPY David Carlson, la Direttrice del CNRS francese, Signora Catherine Bréchignac, Iain Allison dell'Australian Antarctic Division, si è svolta nel Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. Ero l'unico giornalista e divulgatore Italiano presente. In quell'occasione è stato reso pubblico un documento sullo Stato della Ricerca Polare, finanziato dal WMO, dall'ICSU (il Consiglio internazionale delle Scienza) e l'IPY. Il documento in PDF è disponibile in diverse lingue (tranne l'Italiano) su questo LINK:

http://www.ipy.org/index.php?/ipy/detail/state_of_polar_research/

In alternativa collegarsi al sito dell'IPY e digitare "State of Polar Research". Nelle immagini: a destra, il Segretario Generale del WMO, Michel Jarraud, nel corso di un'intervista televisiva. A sinistra la copertina del documento "State of the Polar Research". La fotografia della copertina è del francese Christian Morel. Finanziato dal WMO e dall'ICSU (la cui sede si trova a Parigi) e sostenuto da diversi ricercatori, Morel a potuto realizzare una serie di reportages sulla ricerca nell'Artico: le fotografie sono in mostra al Palazzo delle Nazioni di Ginevra fino alla fine di marzo, poi viaggeranno attraverso il mondo. La prima tappa sarà Parigi, poi gli Stati Uniti.

Questa mostra ("Our polar Heritage") rappresenta un importante contributo del WMO, ICSU e dell'IPY per portare a conoscenza del grande pubblico le attività di ricerca scientifica internazionale nell'Artico. Si tratta di un progetto di divulgazione scientifica e le fotografie sono accompagnate da didascalie esaustive in Inglese e Francese.

Per dirvi la differenza con l'Italia: nel 2005 -all'approccio dell'Anno Polare Internazionale- avevo proposto al PNRA e alla CSNA (Commissione scientifica nazionale per l'Antartide) di seguire un'intera campagna antarctica alla nostra stazione italiana Mario Zucchelli e alla base italo-francese Concordia. Sono un giornalista scientifico, un divulgatore e un fotografo con al mio attivo diverse spedizioni in Antartide e nelle isole Subantartiche. Il mio scopo era quello di realizzare fotografie e video, raccogliere testimonianze per poi pubblicare un libro per adulti e uno per ragazzi, organizzare una mostra itinerante sulla Ricerca italiana in Antartide (con foto e video) e creare un fondo fotografico e video per l'Archivio del PNRA, come fanno tutti i Programmi polari degli altri paesi. Questo archivio è utile per organizazre mostre fotografiche a carattere divulgativo, annual reports, posters, cartoline, presentazioni power point...è utile anche per la stampa. Morale: la mia proposta è stata scartata a favore di giornalisti della RAI e dell'ANSA.

Pur essendo stata scartata, ho la soddisfazione di aver realizzato una serie di progetti che portano a conoscenza del pubblico (e dei politici) un continente unico al mondo: l'Antartide. Nell'ambito dell'Anno Polare Internazionale - e senza un solo centesimo di denaro pubblico, ho pubblicato un volume illustrato sull'Antartide, dedicato alle famiglie e ai ragazzi delle scuole, che ha riscontrato un ottimo successo e ricevuto premi ("Antartide, il Cuore bianco della Terra", in Italiano, Francese e Tedesco).
Ho organizzato diverse mostre fotografiche (in Italia e in Francia), tenuto conferenze sull'Antartide nelle scuole e per il grande pubblico (in Italia, Francia, Stati Uniti); pubblicato articoli su progetti scientifici in Antartide sulla stampa nazionale (Corriere della Sera e Famiglia Cristiana, due dei media a più forte tiratura nel nostro Paese); scritto articoli per il sito web dell'International Polar Year; realizzato francobolli per il Servizio filatelico delle TAAF (Terres australes et antarctiques Françaises) e per la Repubblica di San Marino. Infine, ho partecipato a una mostra sui cambiamenti climatici organizzata dal Museo di Scienze Naturali di Torino, con un video sul progetto europeo EPICA, che avevo documentato durante tre campagne estive a Dome C. Questa mostra di Torino (svoltasi nel 2008) ha ottenuto un grande successo di pubblico, tant'è che è durata più del previsto.

Foto: Lucia Simion - A destra in basso: la mostra del francese Christian Morel "Our Polar Heritage" al Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. Tema: la ricerca scientifica nell'Artico.

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